Brooks Hyperion Max 2

Descrizione

Brooks Hyperion Max 2. Velocità, morbidezza e transizioni fluide ora ancora con maggior reattività. Se l’obiettivo è potenziare la corsa, allenarsi con Hyperion Max 2 è la soluzione grazie alla sua versatilità e flessibilità. Una calzatura da running reattiva che assicura transizioni rapide e un’abbondante ammortizzazione

CARATTERISTICHE TECNICHE
-TOMAIA: realizzata in nylon mesh senza cuciture per assicurare al piede massimo comfort e freschezza durante l’utilizzo. L’ utilizzo della tecnologia 3D FIT PRINT ottimizza il comfort grazie al giusto connubio tra contenimento del piede e giusto grado di elasticità del tessuto. Dotata di 7 fori passanti e di lacci piatti realizzati per tener ben salda l’allacciatura.
-LINGUETTA. Sagomata sulla forma del collo del piede, integrata sulla tomaia per aderire perfettamente al piede.
-TALLONE. Realizzato con una conchiglia contenitiva per il tendine di media rigidità e rifinito con un’imbottitura leggera per accogliere bene il calcagno e l’attaccatura del tendine.
-INTERSUOLA. Brooks Hyperion Max 2 utilizza la mescola DNA FLASH V2 (tecnologia che sfrutta i vantaggi della nitro-infusione) che garantisce un atterraggio morbido ma anche una grande reattività in fase di spinta, abbinata a transizioni fluide. In questa nuova versione è stata inserita una piastra in PEBAX per assicurare ancor più reattività e una falcata dinamica e molto propulsiva.
-APPOGGIO: neutro
-BATTISTRADA. Hyperion Max 2 presenta un battistrada realizzato in gomma anti abrasione posizionato in corrispondenza dei punti di appoggio durante la fase di corsa.
-PESO: 260 gr
-DROP: 6 mm
-TERRENO DI CORSA: asfalto.
CONSIGLI DI UTILIZZO. Brooks Hyperion Max 2 è ideale per gli allenamenti quotidiani dove si punta a migliorare la tecnica di corsa e si vogliono sostenere ritmi medi e veloci. La perfetta combinazione di morbidezza dell’intersuola, la rotondità della falcata e lo spunto dinamico dato dalla piastra la posizionano al top della categoria delle scarpe veloci. Si può utilizzare anche in gara per chi vuole provare la sensazione di “volare”. I corridori che la possono sfruttare al meglio sono coloro che hanno un ritmo dai 4: 30 al km a scendere.